Pedalando nella storia: Terralba e Uras unite da una ciclopedalata archeologica
11 Novembre 2025
Il Comitato Studi Terralbesi propone un viaggio tra nuraghi, menhir e antichi reperti per riscoprire le radici millenarie del territorio

Ciclopedalata - Immagine d'archivio
Terralba
Il Comitato Studi Terralbesi propone un viaggio tra nuraghi, menhir e antichi reperti per riscoprire le radici millenarie del territorio
Cultura e promozione del territorio da vivere su due ruote. Sono gli ingredienti della speciale ciclopedalata culturale organizzata dal Comitato Studi Terralbesi per domenica prossima, 16 novembre.
L’evento rientra nel più ampio calendario di manifestazioni che il gruppo terralbese si propone per la valorizzazione culturale e turistica del paese e del territorio dell’Unione dei Comuni del Terralbese.
Il percorso sarà un vero e proprio viaggio a ritroso nel tempo, partendo da siti archeologici fondamentali per la storia locale e regionale. Il rione di San Ciriaco sarà il punto di partenza. È sede dei ritrovamenti di reperti archeologici che hanno dato il nome alla facies di San Ciriaco, cruciale per definire il Neolitico Medio B in Sardegna. Questi ritrovamenti testimoniano una presenza umana che si colloca tra la cultura del Bonu Ighinu e quella di Ozieri.
La seconda tappa sarà via Aldo Don Mocci, luogo del ritrovamento negli anni ’50 del celebre ripostiglio contenente 11 asce a margini rialzati e diverse statuine in bronzo, interi e frammentati, risalenti all’età del Bronzo.
La pedalata proseguirà seguendo l’argine del Rio Mogoro, per raggiungere e ammirare un’ imponente testimonianza della Civiltà Nuragica sita nel territorio di Uras: il favoloso nuraghe Maringiau, nuraghe complesso quadrilobato di grande interesse storico e architettonico e dal fascino unico per la presenza di un menhir in granito.
L’escursione è limitata a un numero massimo di 20 persone. La partenza è fissata per le 9, il percorso in sterrato e asfalto si snoda per circa 15 km, il rientro è fissato per le 13.
I partecipanti dovranno comunicare preventivamente la propria adesione entro venerdì prossimo,14 novembre, alla mail comitatostuditerralbesi@gmail.com
L’escursione sarà accompagnata dalle aricheologhe Claudia Nocco e Sara Floris e daAndrea Vaccargiu dell’Associazione Amistade, i quali forniranno dettagliate spiegazioni storiche e scientifiche sui siti visitati e sull’intero percorso.
“Abbiamo pensato a questa pedalata culturale per far conoscere gli ultimi e recenti sviluppi che la ricerca archeologica ha compiuto nel nostro territorio in questi anni”, ha commentato Gabriele Espis, organizzatore della manifestazione e consigliere comunale del gruppo di minoranza “Insieme per Terralba”. “Terralba non nasce da Neapolis, come spesso si è creduto, ma la presenza umana nel nostro territorio era già attestata almeno 4.000 anni prima della nascita di Cristo. Ne sono testimonianza i vari reperti archeologici ritrovati nell’agro e nel centro abitato, in particolare nella parte alta, il Rione San Ciriaco appunto, che ha riportato alla luce una grande quantità di materiale risalente al Neolitico Medio che si frappone tra la cultura del Bonu Ighinu e quella di Ozieri e che oggi viene riconosciuto come una facies intermedia in tutta l’isola”
“Il percorso che presentiamo vuole unire idealmente i due abitati, sedi di importanti ritrovamenti archeologici”, continua Ignazio Siddi, insegnante ed ex assessore alla Cultura del Comune di Uras nella giunta Dore. “Se il territorio di Terralba ha riportato alla luce il periodo neolitico, quello di Uras è marcatamente interessato da diverse realtà risalenti all’età del Bronzo e tutt’ora visibili, tra queste: il nuraghe Maringianu che grazie alla disponibilità della Famiglia Nonne, oggi proprietaria del terreno ove è situato, può essere visitato e apprezzato per la sua struttura quadrilobata e per i menhir in granito presenti, che lo rendono particolarmente suggestivo. L’evento è un’occasione unica per le due cittadine e per tutti coloro che vogliono partecipare all’iniziativa per approfondire la conoscenza del ricchissimo patrimonio archeologico di questo territorio e per sottolineare come esso sia stato un crocevia culturale di fondamentale importanza fin dall’epoca preistorica”.
Martedì, 11 novembre 2025