Oristano accoglie con il tutto esaurito Riccardo Milani e l’anteprima de “La vita va così”
19 Ottobre 2025
Sala gremita ieri all’Ariston per l’incontro con i protagonisti. Proiettato anche “Storia di un riscatto”, il film sul sequestro di Giuseppe Vinci

Oristano
Sala gremita ieri all’Ariston per l’incontro con i protagonisti. Proiettato anche “Storia di un riscatto”, il film sul sequestro di Giuseppe Vinci
Una serata di grande cinema e partecipazione ieri all’Ariston di Oristano, dove è andata in scena una delle anteprime sarde del nuovo film di Riccardo Milani “La vita va così”. Il regista è stato accolto da una sala gremita e calorosa, insieme ad alcuni attori del cast che lo hanno accompagnato nella presentazione.
Molti applausi per Giuseppe Ignazio Loi, l’allevatore di Terralba protagonista della pellicola che racconta una vicenda ispirata alla storia vera di Ovidio Marras, l’uomo che per vent’anni si è opposto ai colossi del cemento rifiutando di vendere il suo podere, nella costa sud-occidentale della Sardegna. Un racconto di resistenza e dignità, che Milani porta sul grande schermo con il suo consueto sguardo ironico ma attento ai temi sociali.
La sua storia personale di Loi e la naturalezza con cui si muove davanti alla macchina da presa hanno già conquistato il pubblico, che ha già imparato a conoscerlo, anche grazie alla sua recente sfilata per Antonio Marras durante la fashion week di Milano.
La serata oristanese ha ospitato anche la presentazione del film “Storia di un riscatto”, diretto da Stefano Odoardi, che si è intrattenuto con il pubblico dopo la proiezione. Il film ripercorre la vicenda del sequestro di Giuseppe Vinci, un episodio che tocca da vicino anche l’Oristanese: l’imprenditore fu rapito nel dicembre del 1994 proprio mentre rientrava a Macomer da Santa Giusta, dove si trovava per seguire le attività del centro commerciale Mirella, nella zona di Zinnigas.
Negli anni Ottanta il centro ospitava uno dei supermercati della famiglia Vinci, parte di una catena che era tra le più note e solide della grande distribuzione sarda. Una storia imprenditoriale di successo che venne bruscamente interrotta da quel sequestro, il più lungo dell’Anonima Sequestri, che segnò per sempre il destino della famiglia e la chiusura delle sue attività.
Due film diversi ma uniti da un filo comune: la dignità e la resistenza di chi non si arrende. Temi che il pubblico oristanese ha accolto con grande partecipazione, in una serata di cinema capace di far riflettere e commuovere.
Domenica 19 ottobre 2025