In tre mesi salvate dalla moria di pesci le lagune della provincia di Oristano. Ora il monitoraggio degli stagni
13 Ottobre 2025
Presentati gli interventi che hanno visto impegnato il Consorzio di Bonifica dell'Oristanese

Cabras
Presentati gli interventi che hanno visto impegnato il Consorzio di Bonifica dell’Oristanese
Lagune della provincia di Oristano in salvo e niente moria di pesci, molluschi e crostacei, grazie agli interventi straordinari di pulizia dei canali, partiti a metà dello scorso maggio e ultimati in appena 90 giorni. I lavori hanno interessato Corru S’Ittiri e Corru Mannu, Is Benas, S’Ena Arrubia e lo stagno di Cabras e hanno visto impegnato il Consorzio di Bonifica dell’Oristanese. Ora si passerà alla fase di monitoraggio continuo degli stagni con un sistema di rilevamento batimetrico dei fondali, per poter intervenire prima che si verifichino nuovi danni.
Le opere di natura emergenziale sono costate appena 300.000 euro, una somma contenuta considerando che inizialmente si prevedeva una spesa tra i 2,5 e i 3 milioni di euro.
Le risorse – in totale 14 milioni di euro, di cui 10 per le lagune della provincia di Oristano – sono state stanziate lo scorso inverno dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore dell’Agricoltura Gian Franco Satta.
Il punto sui lavori fatti è stato fatto stamane alla peschiera Mar’e Pontis di Cabras, nel corso del convegno “Compendi ittici, aree lagunari e consorzi di bonifica: un modello sostenibile per la Sardegna”. Ad aprire l’incontro, moderato dal giornalista Giuseppe Deiana, il presidente del Consorzio di Bonifica, Carlo Corrias, che ha ricordato l’investimento della Regione, ringraziato i tecnici consortili e soprattutto i pescatori per la collaborazione nell’attuazione delle opere. “Abbiamo ascoltato tutti loro e realizzato un programma di lavori chiaro, veloce, risolutivo”, ha detto Corrias. “Siamo usciti dall’emergenza, ma non abbassiamo la guardia”.
Gli operatori delle cooperative di Marceddì, Is Benas, S’Ena Arrubia e Pontis (Antonio Loi, Raffaele Manca, Alessandro Porcu e Giuliano Cossu) hanno espresso soddisfazione e gratitudine al Consorzio e all’assessore regionale dell’Agricoltura per gli interventi “che hanno ridato vita e respiro alle lagune”. Sulle esigenze del settore e le proposte di sviluppo si sono, invece, confrontati i rappresentanti delle organizzazioni della pesca, mentre agli amministratori (i sindaci Sandro Pili di Terralba, Luigi Tedeschi di San Vero Milis, Manuela Pintus di Arborea, Andrea Abis di Cabras e Paolo Pireddu, presidente della Provincia di Oristano) hanno affrontato, in generale, le problematiche legate allo sviluppo economico delle lagune.
Prima del confronto più politico tra i rappresentanti dell’Oristanese in Consiglio regionale, ha preso la parola il presidente Anbi, Gavino Zirattu, quindi la chiusura affidata all’assessore dell’Agricoltura Gian Franco Satta. L’esponente dell’esecutivo regionale ha parlato di rilancio del settore ittico, grazie agli investimenti fatti dalla Regione per le lagune dell’isola. “Attualmente”, ha sottolineato Satta, “c’è una fase di condivisione con enti locali, cooperative e portatori di interesse per definire insieme le opere strutturali sui compendi, con le progettazioni esecutive”.
I lavori emergenziali completati dal Consorzio di Bonifica dell’Oristanese
Gli interventi hanno avuto l’obiettivo di rimuovere la notevole quantità di materiale che impediva il normale, ricambio idrico, ripristinando le dinamiche idrauliche necessarie alla vita delle lagune.
A Corru S’Ittiri e Corru Mannu il problema dello spostamento dei materiali è stato affrontato dal mare con i mezzi consortili entrati in acqua per poi successivamente agire dai muraglioni di pietra. L’operazione è stata eseguita con successo consentendo la normale ripresa dell’attività della peschiera.
Anche all’interno del compendio ittico di Is Benas si è intervenuti su un problema che da tempo ostacolava la vita dello stagno, ovvero l’accumulo di sabbia nel canale in cemento che lo collega direttamente al mare. Questo canale, lungo circa 500 metri, era ormai quasi del tutto ostruito, impedendo il naturale riciclo dell’acqua, vitale per l’equilibrio dell’ecosistema. Con i lavori di bonifica sono stati rimossi tutti i materiali che impedivano le normali dinamiche idrauliche, restituendo così allo stagno il suo respiro e ripristinando il flusso indispensabile di acqua marina.
A S’Ena Arrubia si è provveduto alla rimozione dei materiali dei canali di collegamento al mare e a ripristinare le quote batimetriche nei punti dello stagno che erano compromessi, ristabilendo il ricambio idrico necessario a consentire la normale fruibilità dello specchio d’acqua.
A Cabras gli interventi hanno avuto come obiettivo principale il ripristino della rete idraulica, indispensabile per garantire il normale ricambio idrico. che ormai mancava da decenni. I lavori si sono concentrati anzitutto sulla pulizia dei canali che attraversano la strada provinciale 6, fondamentali per collegare lo stagno al canale Bau Mannu. Successivamente si è intervenuti proprio sul Bau Mannu, nel tratto adiacente al canale scolmatore. Infine, si è intervenuti in diversi punti dello specchio d’acqua restituendo piena funzionalità al sistema.
Tutti gli interventi, eseguiti per la prima volta dopo decenni, hanno consentito di evitare i problemi di moria e i danni all’ecosistema di ciascuna laguna.
“I lavori di natura emergenziale”, ha spiegato il presidente del Consorzio di Bonifica, Carlo Corrias, “sono stati eseguiti con una squadra di pronto intervento, tenendo conto che si andava ad agire in area molto delicata. Ci siamo interfacciati continuamente con l’Agenzia regionale Agris. Siamo stati affiancati dagli operatori della pesca, veri direttori dei lavoratori. Abbiamo seguito e sfruttato la loro conoscenza. La nostra paura era quella di trovare cumuli di rifiuti e sostanze inquinanti. Invece c’è stata sorpresa molto positiva, abbiamo visto che lagune erano pulite. A Cabras abbiamo spostato ingenti quantità di materiali e l’unico rifiuto trovato è stato uno pneumatico. Questo dimostra che i pescatori, con la loro presenza e la continua guardiania, hanno salvaguardato un ambiente prezioso”
Il prefetto di Oristano Salvatore Angieri ha ricordato quanto il settore della pesca sia strategico per la provincia di Oristano. “Dà lavoro a circa 400 operatori”, ha detto, “va sostenuto. Per il futuro dobbiamo evitare di lavorare in emergenza, occorre che questi siamo interventi costanti. Inoltre, stiamo attuando un monitoraggio costante e continuo mirato al contrasto alla pesca di frodo nelle lagune della provincia di Oristano”.
La voce degli operatori della pesca
“Finalmente ho visto l politica cambiare pelle”, ha detto Antonio Loi, presidente del Consorzio cooperative riunite della pesca di Marceddì. “È importante tenere puliti i canali di rifornimento delle lagune, sono i polmoni dei nostri stagni”.
Raffaele Manca, presidente della Cooperativa Sant’Andrea di Is Benas ha posto l’accento sulla tutela ambientale. “Abbiamo a che fare con un ambiente bellissimo, che va tutelato. In ballo non ci sono soltanto i posti di lavoro, ma anche un grande patrimonio ambientale”.
Alessandro Porcu della Cooperativa Pescatori Sant’Andrea di S’Ena Arrubia si è invece soffermato sul problema della moria di pesci. “Negli ultimi sei anni siamo andati incontro a quattro morie, senza alcun indennizzo. Nel 2025”, ha detto Porcu, “se non si fosse intervenuti per tempo, saremmo qui a parlare di una nuova moria. Gli interventi sono stati provvidenziali. Sono ancora molte, però, le criticità irrisolte. Speriamo che Consorzio di Bonifica, Assessorato, Provincia e Consiglio regionale possano trovare insieme soluzioni che diano sollievo al comparto e alla laguna”.
“È stato fatto un intervento straordinario”, ha dichiarato Giuliano Cossu, presidente del Nuovo Consorzio Cooperative Pontis, “i lavori fatti hanno avuto un impatto immediato. Abbiamo sfiorato i 33 quintali di bottarga fresca contro i 5,5 dell’anno scorso. Fare il pescatore significa avere tanta passione, spesso e volentieri siamo messi nelle condizioni di mollare. Ma qui nessuno ha mollato un centimetro”.
Lunedì, 13 ottobre 2025