Dopo l’omicidio, i parroci di Terralba denunciano: “Abuso di alcol e droga, socialmente accettato”. Invito al riscatto della comunità
4 Ottobre 2025
Importante presa di posizione
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Terralba
Importante presa di posizione
Una grave denuncia, ma anche un invito al riscatto, con una sana convivenza civile, dai parroci di Terralba che si sono sentiti in dovere di fare sentire la loro voce dopo le ultime vicende do cronaca dei giorni scorsi: l’omicidio di Claudio Manca, 49 anni, trovato senza vita venerdì scorso, 26 settembre, in una cunetta della strada che collega Terralba con San Nicolò d’Arcidano; il successivo arresto dell’imprenditore di Terralba Battista Manis, accusato di quell’omicidio.
“In considerazione di quanto accaduto nella nostra cittadina negli ultimi giorni, sentiamo il dovere di dire una parola. Ogni nostra considerazione non può, non deve e non vuole esprimere giudizi sulle vite delle persone coinvolte: spetterà a chi di dovere farlo.Davanti alla violenza non possiamo tacere”, scrivono i parroci.
“L’odio genera altro odio. Il male si può contrastare solo ed esclusivamente tendendo, come ci ricorda San Paolo, alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza (1Tm 6,11).
Quando non riconosciamo il dono che sono i fratelli e le sorelle accanto a noi, quando l’avidità prende il sopravvento, quando ci lasciamo imprigionare da schiavitù come la droga, il denaro facile, l’ego che prevale su tutto e su tutti, allora ciò che si prospetta è infausto: piangeremo ancora”.
“Crediamo fermamente”, scrivono ancora i parroci di Terralba, “che sia arrivato il tempo di fermarci, smetterla di straparlare e far seguire alle parole i fatti per cambiare davvero! È il tempo di smettere di far finta di nulla davanti alle cose che non vanno”.
“Non possiamo ignorare che anche nella nostra comunità ci siano situazioni in cui i valori si sono smarriti. Non possiamo fingere che l’uso e l’abuso di alcool e sostanze stupefacenti, da parte di giovani e meno giovani, sia ormai socialmente accettato. Non possiamo far finta che l’egoismo e gli interessi personali prevalgano sulle relazioni e sulla vita comune”.
“È il tempo di far emergere la bellezza che già abita nel nostro paese e nelle nostre case, ma che spesso rimane nascosta”, scrivono i parroci di Terralba. “La solidarietà e il volontariato, il mondo associativo, sportivo e culturale, la partecipazione attiva alla vita sociale, politica e religiosa sono i campi in cui coltivare valori forse assopiti, ma capaci ancora di portare frutti abbondanti, come proviamo a fare con le proposte e attività dell’oratorio, delle singole parrocchie e del Centro d’Ascolto Caritas”.
“Da cristiani”, concludono i parroci di Terralba nel loro messaggio, “non possiamo né tacere né disinteressarci. Da uomini e donne di fede non possiamo esimerci da una vita orientata al bene nostro e dei fratelli. È questa la testimonianza che il mondo ci chiede. È questa l’eredità migliore che potremo lasciare a chi verrà dopo di noi. Allora, non lasciamoci vincere dal male, ma con il bene – come comunità – lavoriamo per vincere il male (cfr Rm 12, 21)”.
Sabato, 4 ottobre 2025