L’Oristanese diventa un caso di studio, ma le imprese devono puntare sui giovani per sopravvivere – Video
25 Settembre 2025
Ricercatori da tutto il mondo sul territorio per studiare i conflitti ambientali e la gestione delle risorse

Oristano
Ricercatori da tutto il mondo sul territorio per studiare i conflitti ambientali e la gestione delle risorse
Più spazio ai giovani, per mantenere in vita un sistema imprenditoriale diventato un bel caso di studio. Questo il messaggio lanciato dalla summer school “Participatory Processes and Environmental Conflict Mediation in Social-Ecological Systems”, i cui ricercatori e dottorandi stanno scoprendo le realtà produttive dell’Oristanese, tra conflitti ambientali e possibilità di mediazione.
Organizzata dal Nucleo Ricerca Desertificazione (NRD) dell’Università di Sassari nell’ambito del progetto europeo OurMED, l’iniziativa è ospitata dall’Università Uno e ha richiamato in provincia studiosi provenienti da tutto il mondo. Così, giovani dottorandi provenienti da Italia, Spagna, Portogallo, Turchia, Tunisia e Grecia, affiancati da diversi professori universitari, hanno fatto tappa in diverse aziende, tra Arborea, Oristano e il Sinis.
A fare da filo conduttore la gestione sostenibile delle risorse, in particolare quelle idriche. “L’oristanese è diventato un caso di studio di grande interesse, poiché in una territorio relativamente circoscritto sono presenti diverse realtà imprenditoriali legate alla governance dell’acqua particolarmente interessanti”, ha commentato il professore Pier Paolo Roggero, docente di Agronomia all’Università di Sassari. “Lo scopo era dunque formare i futuri negoziatori ambientali, capaci di interloquire con le attività e trovare soluzioni ambientali sostenibili”.

I ricercatori sul territorio

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Giovedì, 25 settembre 2025