Lo stagno di S’Ena Arrubia nel mirino dei pescatori di frodo: la Cooperativa chiede più controlli con le forze dell’ordine
23 Ottobre 2025
Il presidente Alberto Porcu, sollecita un coordinamento per garantire la tutela ambientale e la sicurezza del compendio, contro il “bracconaggio ittico”
Arborea
Il presidente Alberto Porcu, sollecita un coordinamento per garantire la tutela ambientale e la sicurezza del compendio, contro il “bracconaggio ittico”
Allarme nella laguna di S’Ena Arrubia, uno degli ecosistemi lagunari più preziosi della Sardegna, gravemente minacciata da una recrudescenza della pesca di frodo. La denuncia arriva dalla Cooperativa Pescatori Sant’Andrea di Arborea che, attraverso il presidente Alberto Porcu, lancia un accorato appello alle istituzioni e alle forze dell’ordine per un intervento “urgente e risolutivo”.
“Negli ultimi mesi si è registrato un incremento preoccupante di episodi di bracconaggio ittico, condotti con attrezzi vietati che compromettono gli stock ittici e l’equilibrio ecologico della laguna”, ha dichiarato Alberto Porcu. Questa attività illecita, sottolinea il presidente, non solo danneggia l’ambiente, ma “mette in seria difficoltà il lavoro dei pescatori regolari, che da generazioni operano nel pieno rispetto delle regole e della tutela ambientale”.
La Cooperativa Pescatori Sant’Andrea, pur garantendo una “presenza effettiva, costante e continuativa nella laguna, svolgendo attività di monitoraggio e controllo quotidiano”, si trova le mani legate. “L’attuale normativa non consente ai concessionari di intervenire direttamente per bloccare le attività illegali, rendendo indispensabile la collaborazione con le forze dell’ordine”, ha specificato Porcu. La presenza sul campo dei pescatori onesti si scontra con l’impossibilità di un intervento diretto contro i bracconieri.
Da qui l’appello perentorio: “In questo contesto è necessario assicurare un monitoraggio costante del territorio e una pronta reperibilità delle forze dell’ordine, affinché si possa intervenire tempestivamente in caso di segnalazioni o situazioni di pericolo”. Secondo Porcu, “solo attraverso una sinergia operativa sarà possibile contrastare efficacemente la pesca di frodo e proteggere un patrimonio naturale ed economico di valore inestimabile”.
L’esigenza di elevare il livello di attenzione e sicurezza nella Laguna di S’Ena Arrubia si inserisce in un quadro provinciale già segnato dal problema del bracconaggio ittico. Lo scorso settembre, infatti, in Prefettura a Oristano si sono tenuti due distinti incontri del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Salvatore Angieri, con l’obiettivo di rafforzare i controlli sia nel compendio ittico di Marceddì sia nello stagno di Mar’e Pontis.
Giovedì, 23 ottobre 2025