Ciclovia della Sardegna: a che punto sono i cantieri nel Terralbese
26 Ottobre 2025
La rete ciclabile collegherà i grandi centri con Barumini, la Marmilla, il Terralbese, Tharros e la Planargia
Oristano
La rete ciclabile collegherà i grandi centri con Barumini, la Marmilla, il Terralbese, Tharros e la Planargia
Tra cantieri e pratiche di esproprio – soltanto a Cabras sono interessate dalle procedure circa 750 ditte catastali – inizia a prendere forma, anche in provincia di Oristano, la ciclovia della Sardegna, rete ciclabile regionale lunga 1.147 chilometri che renderà più agevoli gli spostamenti in bicicletta tra città, paesi e i luoghi simbolo dell’isola. Sono stati avviati nei mesi scorsi diversi interventi nel capoluogo, ma non solo.
I percorsi che interessano l’Oristanese sono quattro. Partendo da sud c’è il tracciato Barumini-Terralba, poi Terralba-Oristano, quindi Oristano-Cabras-Tharros e Tharros-Bosa.
I lavori, realizzati dall’Arst con un finanziamento di 28 milioni di euro a valere sul Pnrr, dovranno essere conclusi entro il prossimo giugno.
I cantieri a Oristano
A Oristano città è stata tracciata la nuova segnaletica lungo via Ghilarza. Ai lati della strada – che resterà a doppio senso di marcia – sono arrivate due corsie ciclabili tratteggiate, che in assenza di biciclette potranno essere impegnate, in caso di necessità, da altri veicoli. C’è poi un cantiere in evoluzione ai giardini di viale Repubblica: qui il percorso ciclabile passerà all’interno dell’area verde.
“Per non correre il rischio di creare danni agli apparati radicali degli alberi”, ha spiegato il responsabile unico del progetto, l’ingegnere dell’Arst Alessandro Boccone, “abbiamo adattato il tracciato prevedendo un percorso meno rettilineo all’interno del parco, con curve più larghe attorno alle alberature o con piccoli rilevati. Questa leggera tortuosità renderà la ciclabile ancora più suggestiva”.
Il punto sugli espropri a Cabras
La nuova segnaletica orizzontale è stata tracciata anche lungo il ponte di Brabau. A Cabras, invece, la via è un po’ più tortuosa. In primo luogo perché nell’agro c’è un gran numero di terreni da espropriare al fine di realizzare la ciclabile in sede propria. Si parla addirittura di 750 ditte catastali interessate. Numerosi proprietari hanno ricevuto l’avviso – o lo riceveranno a breve – con la proposta di indennizzo. Non è stato però possibile raggiungere tanti soggetti intestatari dei terreni: in questi casi la procedura di esproprio per pubblica utilità è più complessa e richiede maggiore tempo.
Inoltre, si è resa necessaria una variante di percorso richiesta dal Comune, nel tratto di via Tharros: inizialmente lì erano previste due corsie monodirezionali, si è però optato per una soluzione bidirezionale sul lato del museo civico “Giovanni Marongiu”, casa dei Giganti di Mont’e Prama. Per quanto riguarda il tratto urbano, all’interno del centro abitato il percorso sarà realizzato in sede promiscua lungo le vie Leopardi, Sassari, Cavallotti, Roma e Peschiera, collegandosi da piazza Stagno alla pista ciclabile già esistente in viale Repubblica. Il tratto in uscita da Cabras, lungo via Tharros, sarà invece parte integrante degli interventi di riqualificazione urbanistica già in corso. Il tracciato si svilupperà da viale Repubblica attraversando il ponte in legno sul Rio Tanui, proseguendo poi lungo la sponda e incanalandosi sulla via Tharros.
“Ci tengo a ringraziare la Regione, l’Arst, i progettisti e l’impresa che sta eseguendo i lavori”, ha dichiarato il sindaco di Cabras Andrea Abis, “ci hanno sempre ascoltato e hanno cercato di variare il percorso nella maniera migliore possibile. In questi anni il tracciato della ciclovia è stato interessato da diverse modifiche, ora, per quanto riguarda il territorio di Cabras, è diventato un percorso davvero urbano, una ciclabile vera e propria, mi piace molto. L’ultima soluzione è quella ottimale, perché da noi si attraversa tutta la zona lagunare, il centro dei pescatori dove c’è la partenza delle barche e la vita della pesca dello stagno, poi si passa a lambire il parco del museo civico, quindi l’area sportiva. Questi sono tre poli socioeconomici veramente importanti per Cabras. Così facendo la ciclabile si collega al progetto del parco museale che stiamo realizzando. Il nostro sogno è trasformare l’ingresso di Cabras nella porta di accesso di una grande città europea, con un bel viale e una ciclabile sicura, senza che ci siano interferenze tra gli spazi dedicati alle biciclette e i parcheggi per le auto”.
“Progettare e realizzare opere pubbliche nel territorio della penisola del Sinis è altamente complesso”, ha aggiunto il sindaco Abis, “questo perché abbiamo un sistema vincolistico rigidissimo. Partiamo dunque da una base di complessità molto elevata. Il tema degli espropri è uno spauracchio per chiunque si introduca nel mondo delle opere pubbliche. Il percorso della ciclovia dell’Arst si muove parallelo alla strada provinciale e giocoforza incontra moltissime proprietà, non ci sorprende. L’obiettivo deve essere ridurre al minimo i tempi. Il procedimento di esproprio è uno dei più rigorosi e complessi per la pubblica amministrazione. Le pubblicazioni vanno fatte, vanno tenuti pubblicati i decreti per molti giorni. Sfortunatamente non tutti i soggetti intestatari dei terreni da espropriare sono raggiungibili. In questi casi sarà l’autorità a esprimersi relativamente al metodo. Da parte nostra, faremo tutto il possibile per dare pubblicità ai decreti: lo faremo sull’albo pretorio, sul sito istituzionale del Comune e pure sui quotidiani”.
Gli altri cantieri in provincia di Oristano
Lavori in corso anche per il lotto Terralba-Oristano, nel tratto tra Terralba e Arborea. Per il lotto Barumini-Terralba, invece, i cantieri sono partiti dalla zona di Masullas e puntano verso i due estremi.
Passi avanti pure per il lotto Tharros-Bosa. È stato dato l’incarico al direttore dei lavori di procedere con la consegna all’impresa. Quest’ultimo sarà l’intervento più lungo, ma essendo previsti meno espropri si dovrebbe andare spediti. Da segnalare anche che fuori provincia è stato quasi ultimato il tratto della ciclovia tra Samassi e Barumini.
Il percorso della ciclovia della Sardegna
L’itinerario che collegherà Oristano e Tharros sarà misto asfalto-sterrato. Partirà dalla stazione ferroviaria, raggiungerà viale Repubblica, il prolungamento, il ponte di Brabau e quindi Cabras. Da lì costeggerà lo stagno e punterà dritto verso il cuore della penisola del Sinis, con un percorso parallelo alla strada provinciale 6, ma in sede propria, protetta e separata dal transito dei veicoli a motore. Inizialmente si era pensato a un tracciato più turistico, in mezzo alle campagne, ma alla fine è stata scelta la via più pratica.
La Oristano-Tharros è stata affidata dall’Arst all’impresa SerLu, con la progettazione curata dalla società Tecnolav Engineering. Gli altri tre lotti sono andati al Consorzio Pangea, che si è appoggiato per la progettazione allo studio A1 Engineering e per i lavori all’impresa Agi Costruzioni.
Domenica, 26 ottobre 2025